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Autore Ae fond kiss (Un bacio appassionato), di Ken Loach
Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 24-07-2004 17:12  
"Ae fond kiss and then we sever
Ae farewell, and then for ever!"

"Un bacio ancora e poi ci separeremo
Un addio e così per sempre"

L'ultimo bacio di Loach, tratto da una poesia del poeta scozzese Robert Burns, non ha ovviamente nulla a che vedere (per fortuna) con quello di Muccino. Tutt'altre le situazioni, tutt'altri i problemi e gli interrogativi: cosa rende una persona uno straniero nella terra in cui vive ed in cui, a volte, è persino nato? Il colore della pelle? La lingua? Le convenzioni sociali della sua comunità?
Casim è un anglo-pachistano, immigrato di 2a generazione, che fa il dj a Glasgow e sogna con l'amico Hammid di aprire una discoteca tutta loro. Roisin è irlandese, insegna musica in una scuola cattolica ed ha alle spalle un matrimonio fallito. I due s'innamorano, inizialmente paiono gettarsi senza rete, ma ben presto devono fare i conti con l'ostilità dei rispettivi ambienti d'origine.
Non il miglior film di Loach, probabilmente, ed il fatto che sia prima di tutto una storia d'amore non gli evita le scivolate didattiche spesso presenti nei film di denuncia (che in questo caso è quella dell'intolleranza socio-religiosa). Soprattutto, appare un po' esagerata e/o pretestuosa la descrizione delle traversie sofferte dal padre di Casim in gioventù, e la descrizione dell'ambiente della comunità pachistana può rimandare eccessivamente a "East is East".
Nonostante ciò, "Ae fond kiss" rimane comunque un buon film, coinvolgente e gradevole soprattutto quando a prendere la scena è la coppia di protagonisti, con i loro imbarazzi, le loro rivelazioni, le loro litigate, il loro sesso. Importante, ai fini del discorso iniziale, avere la possibilità di vedere e sentire la pellicola in versione originale: paradossalmente la parlata di Casim è molto più aderente al "glasvegiano" di quella della "straniera" Roisin. "Se pensate che il film non sia tanto male, scrivete una lettera alla Bim e chiedete che lo distribuiscano in versione originale. Se invece pensate che sia una schifezza... beh, scrivete comunque quella lettera". Così Ken Loach.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Pythoniana il 07-01-2005 alle 12:50 ]

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celeste

Reg.: 23 Apr 2004
Messaggi: 867
Da: firenze (FI)
Inviato: 24-07-2004 18:22  


ma è già uscito, dove l'hai visto? lo sto aspettando a gloria. per la versione originale cmq io non la scrivo la lettera, i sottotitoli mi fanno venire il mal di mare.
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Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.

(Charles Bukowski)

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Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 25-07-2004 16:41  
L'ho visto qui a Gorizia, presente il regista. E la versione era quella originale con sottotitoli proprio perché l'edizione italiana pare non sia ancora pronta. Cosa di cui sono cmq molto lieto, xché un film come questo, ed in generale un film in cui vengono parlate + lingue diverse (come "Fatherland", sempre di Loach, visto ieri, su cui aspettatevi pure un post qui in cinenews), a mio giudizio va visto in originale. Altrimenti si perde un bel po'.
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"Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet

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Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 07-01-2005 12:53  
Esce oggi qui da noi, così ne approfitto x rialzare il topic (cui, a scanso di equivoci, ho modificato il titolo aggiunmgendo anche quello dell'edizione italiana del film).
X i moderatori: è il caso di spostarlo in Tuttocinema?

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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 04-07-2008 13:10  
Lui dj pakistano musulmano, lei insegnante irlandese cattolica. Si conoscono, si innamorano.
Gli ostacoli sociali son tanti: non solo lui è già promesso sposo di una cugina che non ha mai conosciuto ma i genitori non gli consentirebbero mai il matrimonio con una donna non della comunità pakistana. Lei insegna in una scuola cattolica che naturalmente non vede di buon occhio una relazione (extramatrimoniale) con un uomo non cattolico.

PIù o meno conosciamo già tutti questi problemi ma Loach esamina le varie sfaccettature delle varie mentalità con profondità e tanta accuratezza. Ci mostra le differenze di mentalità presenti all'interno di una stessa famiglia (l'apertura del film è infatti una sintesi di quello che troveremo poi e secondo me è una delle parti chiave del film, più significativa), ogni singola problematica relativa alle diverse fedi e un forte approfondimento nella cultura degli immigrati pakistani.

Molto interessante visto in versione originale. Le singole parlate sottolineano quanto dicevo prima sulle differenze familiari.
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"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia"

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